Tuesday, December 9, 2008

Scacco Matto

Here's a poem we had to read in class. My teacher had gotten it from her father who had gotten it from co-workers. They were in Italy. If you understand Italian, read this.

Scacco Matto

Sono nato a Rockaway,sotto Brooklyn, in un lembo di terra che sembra un dito largo e teso nell’ Atlantico.

Non ricordo donna che m’ abbia custodito d’ amore l’ infanzia e i primi incanti.

Ma è stato bello crescere dietro una siepe, ogni giorno l’ oceano negli occhi,

bello come scovare orgoglio malnascosto nella faccia italiana di mio padre

la volta in cui entrai a casa con il primo stipendio da contabile.

 Volle giocare una partita a scacchi e fumando due sole sigarette,

fece che lo battessi senza scuse su una mossa di torre e di regina.

Concluse che dovevo sempre stare attento alle torri,

comunque infide nei loro movimenti lunghi su un percorso di croce bianco e nero.

“Infide” disse serio il mio vecchio

E ricordavo la parola sorridendo di martedì quell’ undici settembre

Mentre correvo a lavorare per Manhattan.

E il suo monito posso riconoscere ora che sono polvere dispersa da un lampo osceno,

polvere abbandonata fra altre polveri scomposte sotto un marciapiede divelto,

a fianco della foglia dove mio padre non potrà mai trovarmi,

nemmeno per tenermi la mano degli scacchi.

Ero di Rockaway e non ho avuto amore né conforto di donna:

una adesso ne venga e chieda agli iris bianchi

di fiorire nel nome mio indistinto, cancellato.


And I'm off to bed. Let me know if anyone got that. I have to re-read it myself. I was supposed to do a homework on it quite a while ago but I'm getting to it now.

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